25 Novembre 2024
Modificato: 25 Novembre 2024
Il Presidente del C.N.F. comunica che presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno si è costituito l’Osservatorio per le attività di monitoraggio e di scambio di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti delle categorie professionali di avvocati, notai, dottori commercialisti ed esperti contabili che espletano incarichi attribuiti dall’autorità giudiziaria o dalle autorità indipendenti.
Tra i compiti dell’Osservatorio, oltre alla segnalazione alle autorità di pubblica sicurezza delle situazioni che presentano profili di criticità, vi sono anche il monitoraggio e l’analisi delle condizioni in cui operano le categorie professionali quando svolgono funzioni sussidiarie della pubblica amministrazione o attività ausiliarie in forza di incarichi ricevuti dall’autorità giudiziaria o da altre autorità amministrativa.
Nella prima riunione, tenutasi in data 12 novembre 2024, l’Osservatorio ha deciso di procedere al monitoraggio presso ciascuna categoria professionale degli atti intimidatori correlati all’espletamento degli incarichi di cui sopra.
Il Consiglio Nazionale Forense, volendo dare l’esecuzione al protocollo di cui al presente LINK, chiede a tutti gli avvocati di collaborare con la diretta comunicazione di ogni notizia di cui siano a conoscenza in merito ad atti intimidatori nei confronti di colleghi mediante il questionario di cui al seguente link: https://forms.gle/hbL2DeRNJFpkpQjC6.
Il questionario è finalizzato a conoscere la natura e numero di atti intimidatori o episodi criminosi subiti dal professionista nello svolgimento di attività connesse ad incarichi conferiti dall’Autorità Giudiziaria o altra Autorità (quali quelli di curatori fallimentari, revisori dei conti, custodi nelle esecuzioni immobiliari, professionisti delegati alle vendite immobiliari, custodi e amministratori giudiziari dei beni sottratti alla criminalità organizzata); esso è reso in forma anonima, con trasmissione del modello direttamente al Consiglio Nazionale Forense.